Volontà di Potenza

The "Volontà di Potenza" (Will to Power) is one of the fundamental concepts in Friedrich Nietzsche's philosophy. It represents the driving force underlying all forms of life, pushing humans, and living beings in general, to grow, assert themselves, and overcome their own limits. Contrary to Schopenhauer’s will to live, which manifests as a desire for preservation and survival, Nietzsche’s Volontà di Potenza is expressed as a creative and dynamic impulse toward self-overcoming and transformation.

For Nietzsche, reality is not static, but constantly becoming, and the Volontà di Potenza is what drives individuals to impose themselves on chaos, to create new values, and to transcend traditional divisions between good and evil. This concept is closely linked to the idea of the Superuomo (Übermensch), the individual who has transcended conventional morality, who embraces chaos and uses it as a source of creativity and personal affirmation.

Nietzsche rejects the traditional view of an ordered and stable reality and sees life as a continuous struggle, where the Volontà di Potenza manifests not as domination over others but as self-assertion, creation of new meanings, and the ability to embrace chaos without being overwhelmed by it. In this context, the concept of the "Eterno Ritorno" (Eternal Return) represents the will to affirm life in all its forms, accepting the infinite repetition of every moment.

Interpretation of the concept in the song's lyrics

The lyrics of the song "Volontà di Potenza" translate Nietzsche’s thought through the language of jazz music, a genre associated with improvisation and creative freedom, perfectly suited to express the dynamism and chaos that Nietzsche describes.

The Volontà di Potenza is represented in the lyrics as a force that moves forward and manifests through the music, particularly through the bass that “avanza” and the drums that “batte, colpi di martello,” evoking the image of Nietzsche’s hammer, which destroys old truths to create new ones. The music becomes a symbol of creative struggle, a “grido di danza” that breaks the chains of tradition and frees the individual: “Spezza catene, rende il mondo più bello.”

Jazz, with its rebellious and improvised nature, perfectly embodies the essence of the Volontà di Potenza: “Nel jazz c’è l’essenza di ciò che tu sei, Superuomo o poeta, lo scoprirai nei suoi dèi.” Music is not just a means of expression but a form of struggle and personal affirmation, enabling one to overcome the sufferings and limitations of the human condition: “Oltre l’uomo che soffre, nel jazz c’è la via, un sogno che libera ogni melodia.”

The theme of eternal creation and destruction, which in Nietzsche is symbolized by the hammer as a creative force, resonates in the image of the drums and sounds that continuously break and recreate new harmonies: “Il jazz è una sfida, una lotta col mondo, in ogni accordo trovi l’abisso profondo.” This embrace of chaos is central to the song, which accepts the unpredictability of fate and portrays jazz as an experience of freedom, where “ogni nota ribelle” represents an act of creative affirmation, much like Nietzsche’s artist who creates new values from chaos.

Finally, the figure of Nietzsche is evoked as a silent guide whispering “Divieni chi sei,” echoing one of the philosopher’s fundamental mottos, the call to discover one’s essence and embrace one’s potential: “Nel jazz troverai quel che sei, ciò che sono.” The song thus explores the Volontà di Potenza as a creative force that manifests through art, music, and rebellion against the limits imposed by tradition, suggesting that in musical chaos, as in life, one finds the true essence of the individual and their potential for self-overcoming.

Volontà di Potenza

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Sotto un cielo che vibra, di suoni e di vento,
Il jazz si confonde col nostro tormento.
Nietzsche sussurra dal fondo del mare:
“Divieni chi sei, non ti puoi più fermare”.

In ogni nota un’ombra, un ricordo che passa,
La vita è una danza che mai si rilassa.
Il tempo ritorna, è eterno, è sospeso,
Come il fiume che scorre, mai davvero arreso.

La tromba grida, il sassofono piange,
Ogni accordo è un’eco che il mondo disturba.
Dioniso sorride, guida la follia,
In questo caos di suoni che tutto invia.

Volontà di potenza, il basso che avanza,
Ogni nota ribelle è un grido di danza.
La batteria batte, colpi di martello,
Spezza catene, rende il mondo più bello.
Nel jazz c’è l’essenza di ciò che tu sei,
Superuomo o poeta, lo scoprirai nei suoi dèi.

Tra il silenzio e il rumore, si nasconde il destino,
Il caos si rivela nel suono divino.
Il bene e il male, si fondono in uno,
Nella musica trovi quel mondo più umano.

Oltre l’uomo che soffre, nel jazz c’è la via,
Un sogno che libera ogni melodia.
Il sax disegna il volo degli dèi,
Un attimo eterno, tra gli errori tuoi e miei.

Ecco l’improvviso, la lezione infinita,
Ogni solo è una vita che non si ripete.
Nietzsche sorride, il mondo è una scena,
In cui la tua maschera trova la piena.

Volontà di potenza, il basso che avanza,
Ogni nota ribelle è un grido di danza.
La batteria batte, colpi di martello,
Spezza catene, rende il mondo più bello.
Nel jazz c’è l’essenza di ciò che tu sei,
Superuomo o poeta, lo scoprirai nei suoi dèi.

La libertà nasce nel suono che esplode,
Ogni nota si infrange, eppure si ode.
Il jazz è una sfida, una lotta col mondo,
In ogni accordo trovi l’abisso profondo.

Nietzsche lo sa, in quel caos vibrante,
C’è l’arte che vive nel suono incessante.
Il senso si perde, e poi si ritrova,
Tra il martello che crea e la mente che prova.

Volontà di potenza, il basso che avanza,
Ogni nota ribelle è un grido di danza.
La batteria batte, colpi di martello,
Spezza catene, rende il mondo più bello.
Nel jazz c’è l’essenza di ciò che tu sei,
Superuomo o poeta, lo scoprirai nei suoi dèi.

Suona il sassofono, ridi del destino,
Ogni nota ti spinge verso un nuovo mattino.
Nietzsche è qui, tra le corde del suono,
Nel jazz troverai quel che sei, ciò che sono.

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